Per monitorare la propria impronta ecologica e ambire all’obiettivo di una netta riduzione delle emissioni di CO2 (carbonio), KMC ha adottato la metodologia LCA come punto di riferimento.

LCA sta per “life cycle assessment” ed è una metodologia analitica e sistematica che valuta l’impronta ambientale di un prodotto o di un servizio, lungo il suo intero ciclo di vita.

L’obiettivo principale dell’azienda danese è ridurre le proprie emissioni di CO2, sia lungo la filiera produttiva che nei campi. Per farlo, tutti i reparti dell’organizzazione si sono messi a cercare delle soluzioni, monitorando costantemente i progressi tecnologici del settore, per ottenere dei miglioramenti concreti.

Oltre a ciò, KMC ha avviato un progetto pilota che sarà in grado di fornire dei dati puntuali sull’impronta climatica dei coltivatori nei singoli campi.

L’utilizzo di un tale strumento permetterà di massimizzare il potenziale di ogni coltivatore e di saperne di più sull’effettivo impatto climatico della coltivazione delle patate.

Anche se l’azienda stessa ammette che ci sia ancora molto lavoro da fare per raggiungere gli obiettivi prefissati, sia a livello individuale che di settore, già nel corso del 2022 KMC ha riscontrato una crescente attenzione dei vari stakeholder verso le tematiche inerenti all’ambiente e la sostenibilità in generale.

Sempre più clienti, infatti, vogliono lavorare con fornitori attenti al clima e KMC, anche in questo caso, vuole essere in prima fila.

Per questo motivo, all’interno dell’ultimo report di sostenibilità, ha ufficialmente dichiarato di voler essere una tra le prime industrie dell’amido a diventare carbon neutral.

Continuate a seguirci per scoprire i progressi di KMC in questo percorso!

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